BONUS VERDE
Agevolazione fiscale che permette una detrazione Irpef del 36% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2019, con un limite massimo di 5mila euro per unità immobiliare.
Il bonus - prolungato nel 2020 dal Milleproroghe - riguarda in particolare la sistemazione a verde di alcune aree inserite in edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze e simili. Nella pratica, si tratta di tutte le aree verdi che troviamo nelle nostre città in contesti privati: quindi, terrazzi e balconi, ma anche giardini, giardini pensili e coperture.
Gli interventi incentivabili non saranno solo quelli realizzati dalle singole famiglie.
Ricadono nel bonus verde, infatti, anche tutti quegli investimenti effettuati in condominio.
In questo caso lo sconto sale di molto, perché il tetto massimo di 5mila euro viene moltiplicato per tutte le unità immobiliari.
Ad esempio per un condominio con dieci appartamenti ci saranno 50mila euro di limite massimo e 18mila euro di sconto fiscale.
COME FUNZIONA IL BONUS VERDE
Come chiarito dall'Agenzia delle entrate, il bonus è cumulabile su più immobili, cioè lo stesso soggetto può usufruirne per interventi su diversi immobili di proprietà. Come accade per le detrazioni sulle ristrutturazioni, l’agevolazione è ridotta del 50% se gli interventi di sistemazione a verde si riferiscono ad immobili a uso promiscuo.
Gli interventi devono essere di natura straordinaria, ricorda il Fisco: sono quindi agevolabili le opere che si inseriscono in un intervento relativo all'intero giardino o all’area interessata. In questo contesto è agevolabile anche la fornitura di piante e arbusti, anche in vasi mobili.
Esclusi dall’agevolazione gli immobili di nuova costruzione, uffici, negozi e magazzini. Escluse inoltre le spese per i lavori eseguiti in economia e quelle per la manutenzione ordinaria dei giardini, come la potatura delle siepi o la rasatura del prato. Non può essere agevolato neanche l’acquisto di vasi per il balcone.
Le spese di progettazione e manutenzione sono agevolabili se connesse all'esecuzione degli interventi. Sono, dunque, agevolabili le opere che si inseriscono in un intervento di sistemazione a verde dell'intero giardino o area interessata, consistente nella riqualificazione ex novo dell'area a verde o nel radicale rinnovamento dell'esistente e, pertanto, per fruire dell'agevolazione è necessario che l'intervento comprenda nel suo complesso anche le prestazioni necessarie alla sua realizzazione.
Non sono invece agevolabili i lavori eseguiti in economia. Tale circostanza non esclude, tuttavia, che il contribuente possa rivolgersi a fornitori diversi per l'acquisto degli alberi, piante, arbusti, cespugli e specie vegetali e per la realizzazione dell'intervento, fermo restando che l'agevolazione spetta a condizione che l'intervento di riqualificazione dell'area verde sia complessivo e ricomprenda anche le prestazioni necessarie alla sua realizzazione.
Possono essere ricondotti nell'ambito applicativo dell’agevolazione anche gli interventi mirati al mantenimento del buono stato vegetativo e alla difesa fitosanitaria di alberi secolari o di esemplari arborei di notevole pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale, la cui conservazione è strettamente collegata alla tutela del territorio e dell'ecosistema.
Restano, invece, escluse dalla detrazione le spese di conservazione del verde esistente o relative alla manutenzione ordinaria annuale dei giardini preesistenti, non connesse ad un intervento innovativo o modificativo nei termini sopra indicati. Ammessa la realizzazione di fioriere e allestimento a verde permanente di balconi e terrazzi se allestite in maniera permanente e sempreché si riferiscano ad un intervento innovativo.
Tra le spese di progettazione e manutenzione connesse all'esecuzione degli interventi sono comprese anche quelle sostenute per la realizzazione del progetto e riferite a indagini e stime approfondite del sito oggetto dell'intervento, purché direttamente riconducibili all'intervento stesso.
Al contrario di quanto succede per gli altri numerosi bonus casa, il bonus verde non può essere usufruito come sconto in fattura oppure tramite cessione di credito. L’agevolazione fiscale viene infatti suddivisa in 10 quote annuali di pari importo per un limite di spesa pari al massimo a 5.000 euro.
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